Si chiama SolidLight il peculiare e avanzato sistema di proiezione olografica sviluppato dalla startup Light Field Labm che consente di trasformare in realtà ciò che fino a ora abbiamo visto solo in film e videogiochi. Fin dagli anni ‘70 l’olografia è sempre stata sinonimo di fantascienza, ripresa in moltissime opere di sci-fi, da Star Wars a Star Trek (avete presente il ponte ologrammi? Ecco) ma anche nei più recenti Death Stranding o Jurassic World.
Se pensiamo agli ologrammi considerando le attuali tecnologie, potremmo definirli più vicini a illusioni ottiche 3D che a veri e propri oggetti che prendono “vita” nello spazio che ci circonda. L’ambizioso progetto di Light Field Lab invece, mira a ricreare in tempo reale oggetti e ambientazioni animate intorno a noi. Tutto si basa su speciali pixel brevettati da Light Field Lab, essenziali per proiettare l’immagine fuori dallo schermo in tre dimensioni.
SolidLight è ancora una tecnologia acerba ed estremamente complessa da sviluppare, i primi test hanno avuto diversi riscontri, uno dei quali riguarda il direzionamento dello sguardo rispetto al display SolidLight: sembrerebbe infatti che si debba essere ben allineati per godere dell’effetto visivo dell’ologramma, se ci si limita a osservarlo lateralmente si rischia di non vedere nulla. Dimenticatevi quindi i visori VR, il vero futuro potrebbero essere le stanze olografiche! Immaginate come questa tecnologia potrebbe essere sfruttata anche per lavori ingegneristici, architettonici o addirittura medici. Insomma, una vera e propria rivoluzione che potrebbe cambiare la nostra vita e la nostra fruizione dell’intrattenimento per sempre.
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Lorenzo Longoni.
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