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5 curiosità su Spider-Man: No Way Home

23 gennaio 2022

Spoiler Alert: l’articolo contiene spoiler su Spider-Man: No Way Home!
Spider-Man: No Way Home è sicuramente l'attuae punta di diamante del Marvel Cinematic Universe. Il film non ha solo trascinato in sala migliaia e migliaia di spettatori curiosi di assistere al nuovo e imperdibile capitolo della storia di uno dei supereroi più amati di sempre, ma ha anche mandato in crash totale i siti dei cinema per l'elevata richiesta dei pre ordini.
Vediamo insieme 5 curiosità su Spider-Man No Way Home:

Gli scherzi sul set
Che Tom fosse un simpaticone l'avevamo già appurato tramite le interviste e le conferenze stampa ma l'attore parrebbe non essersi risparmiato neanche sul set!
Il film, che è stato girato durante la pandemia di COVID-19, prevedeva che il cast e la troupe usassero costantemente un disinfettante per igienizzare le mani. Allo stesso tempo, l’attore protagonista usava una lozione lubrificante per rendere più facile la gestione della cerniera del costume di Spidey.
L’attore ha fatto credere a Mitch Bell, un produttore chiamato in maniera esilarante da lui “responsabile dei soldi”, che la confezione di lubrificante fosse un disinfettante. Bell, ignaro di tutto, ha continuato a strofinarsi le mani e, a quanto pare, più tardi quello stesso giorno, Holland ha fatto lo stesso scherzo anche a un operatore al microfono raccontando che esserci riuscito una seconda volta sia stata proprio la parte più divertente!

Green Goblin
L'attore William Dafoe è tornato a vestire i panni dell'iconico supercattivo Green Goblin dalla risata inconfondibile all’età di 66 anni ma, come ci riportano fonti attendibili, non ha voluto rinunciare alle sue scene di combattimento.
"Ascoltate, non voglio solo fare un cameo o riempire i primi piani. Voglio fare l’azione perché è divertente per me. È davvero impossibile aggiungere integrità o divertimento al personaggio se non partecipi a queste cose perché tutta quella roba d’azione informa la tua relazione con i personaggi e la storia, e ti fa anche guadagnare il diritto di interpretare il personaggio"

Il taglio di capelli
Sappiamo tutti molto bene che Tom è non solo il volto dell'amichevole Spider-Man di quartiere, ma anche il volto del cacciatore di tesori Nathan Drake.
Poco prima di riprendere le riprese di Spider-Man l'attore si era infatti congedato dal set di Uncharted che prevedeva per l'interpretazione di Drake un taglio più cool rispetto a quello di Peter.
il reparto costumi gli ha proposto di indossare una parrucca per avere un look più fedele al personaggio da lui interpretato. Ma il giovane attore ha insistito affinché si sfruttassero i suoi capelli al naturale:
"Per la prima volta nella mia vita, ho puntato i piedi come attore protagonista ed ero tipo ‘Non indosserò quella parrucca, ca**o. Avrò i capelli più corti e dovrò affrontare questa cosa".

J. K. Simmons
Uno dei ritorni più incredibili di tutti è stato quello di J. K. Simmons nei panni di Jameson, il cinico caporedattore del Daily Bugle, un piccolo giornale presso cui è impiegato Peter Parker.
In un’intervista con Joshua Horowitz, per il podcast Happy, Sad, Confused del novembre 2021, Simmons ha affermato che avrebbe voluto che Jameson mantenesse lo stesso taglio di capelli, senza stravolgere radicalmente il suo look. L’attore ha detto di essere rimasto senza parole quando i dirigenti gli hanno comunicato che volevano per lui un taglio di capelli diverso, e non solo. L’attore ha raccontato di essere stato colto alla sprovvista dalla decisione ma ha deciso di insistere per tenere fede al suo personaggio nei fumetti.

Marisa Tomei
I Marvel Studios hanno cercato di prevenire che gli spoiler trapelassero prima dell’uscita del film: motivo per cui anche gli stessi attori hanno firmato un accordo di riservatezza promettendo di non rivelare nulla che potesse essere compromettente o potesse rovinare la visione del film.
Tuttavia Marisa Tomei, l’attrice che interpreta la zia May, non ha proprio saputo reggere. L’attrice ha trovato un escamotage geniale per potersi liberare dal peso dei troppi segreti professionali: confidarsi con il suo terapeuta! Dal momento che questi sono vincolati dalla riservatezza del rapporto medico-paziente, la donna ha potuto sfogarsi, certa che nulla sarebbe uscito allo scoperto.

Giada Cristina Bessi

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